Testimonianze di obiettori di coscienza:
Guido Casini
"Sono un ragazzo di 25 anni triestino. Quando avevo 20 anni mi sono
trasferito a Genova per motivi di studio e la mia vita era quella classica
dello studente modello, dedicando allo studio moltissimo del mio tempo
anche perchè avendo la fidanzata a Trieste potevo trascorrere sui libri la
maggior parte della giornata.
Dopo essermi informato presso l'ufficio informazioni del Distretto Militare
di Genova quanto tempo passa dalla domanda per fare il servizio civile
all'inizio effettivo del servizio, mi ero fatto tutti i calcoli per
arrivare a quella data con tutti gli esami dati.
Purtroppo la cartolina mi è arrivata 5 mesi prima di quello che mi avevano
detto al Distretto e ho dovuto iniziare il servizio in piena sessione
d'esame autunnale.
All'inizio, pensando che era una cosa che dovevo fare in modo obbligatorio
indipendentemente dalla mia volontà, mi ero rassegnato all'idea ma non ci
davo grande peso perchè pensavo di finire comunque tra persone civili,
comprensibili ed educate. Ebbene dopo 5 mesi che sto facendo il servizio
posso dire che ero un povero illuso. Mi ricorderò sempre il primo giorno
quando andai all'ente che mi mandarono al primo piano dell'istituto dove ci
sono tutte le persone non autosufficienti, imponendomi di imboccare persone
che sputano per terra, ti rivomitano tutto in mano e che sono ridotti più
allo stato vegetale che umano. Andai in bagno con una forte sensazione di
vomito e quel giorno non riuscii a mangiare niente.
Mi ricordo anche che 10 mesi in quel posto mi sembravano insormontabili, e
non riuscivo a trovare la forza per superare questa cosa. Man mano che le
prime settimane passavano, lentamente stavo facendo l'abitutine verso
quegli spettacoli che i primi giorni mi avevano sconvolto, ma il peggio
doveva ancora arrivare. Le persone con cui dovevo lavorare (infermiere,
assistenti sociali...) che all'inizio erano per le loro perchè non ci
conoscevamo ancora bene, gradualmente stavano diventando sempre più
dittatoriali e quel che peggio senza rispetto sia nei miei confronti, sia
nei confronti degli altri due ragazzi che stavano facendo servizio nel
reparto anziani come me e che veniva non a caso considerato il reparto
peggiore dell'ente.
Quindi nel giro di un mese e mezzo mi sono trovato in un ente a fare cose
contro la mia volontà senza nessuno stimolo, avendo a che fare con persone
estremamente rozze e maleducate nel caso migliore, spendendo soldi per fare
i vari abbonamenti mensili in quanto pendolare e che erano sempre maggiori
rispetto a ciò che ci veniva data come paga mensile (170000 lire circa).
Praticamente un mondo completamente diverso rispetto a quello che avevo
frequentato fino a quel momento; i miei amici e compagni di studi e
l'ambiente universitario in generale era lontano un abisso rispetto a
quello dove ero finito.
A tutto questo si aggiunge il fatto che passando 6 ore al giorno a fare il
servizio, rimaneva pochissimo tempo per studiare e praticamente niente per
me stesso.
Tutta questa situazione che si era venuta a creare mi aveva fatto cadere in
una forte depressione perchè vedevo le giornate passare mentre io non
riuscivo neanche lontanamente a fare le attività che prima svolgevo con
passione e non riuscivo a trovare il tempo per vedere la mia fidanzata a
Trieste.
Dopo alcuni mesi che prestavo servizio all'ente, mi era diventato più
chiaro il meccanismo perverso in cui ero finito. Per dirlo in parole
spicciole ogni ente riceve una certa cifra per ogni obiettore dal distretto
militare che a sua volta riceve dal Ministero della Difesa e che a sua
volta raccoglie attraverso le tasse dai cittadini. Questa cifra che supera
il milione di lire (credo per l'esattezza 1300000) al mese se la
moltiplichiamo per la durata del servizio civile che è di 10 mesi diventa
più di 10 milioni e se infine l'ente ospita più di 5 obiettori allora la
cifra diventa oltre i cinquanta milioni. Tutti questi soldi sono di gran
lunga superioni alle spese che l'ente deve sopportare nei confronti
dell'obiettore e che riguardano esclusivamente vitto e alloggio. Quindi
succede che tutti gli enti fanno a gara tra loro per accapparrasi più
ragazzi possibile inventandosi compiti per loro e che sarebbero del tutto
inutili con un'organizzazione più efficiente. Tutto questo al fine di
succhiare più soldi possibili ripeto inventandosi puramente compiti
totalmente inutili da fare ai ragazzi. Conosco un ragazzo che lo hanno
messo a numerare dei fogli da 1 a 2000 in 6 ore, altri che devono solamente
alzare la cornetta del telefono per dire "si, il Dott. ...è qui, oppure no
il Dott. ....non è qui". Ed anche nel posto dove presto "servizio" io, il
lavoro è tanto ma mi permetto di dire che con un'organizzazione diversa
sarebbe totalmente soppiantato. Tutto questo discorso ci riconduce ai soldi
che sono l'unico vero motivo della nostra esistenza e sfruttamento. Io
sarei stato anche contento di dare una mano nel sociale, ma quando capisci
che ti danno da fare cose totalmente inutili in modo da far passare il
tempo solo per appropriarsi dei soldi della collettività allora non puoi
che schifarti del livello di degrado che ha raggiunto questo meccanismo del
servizio civile.
Concludo dicendo che finirò il servizio che lo Stato mi ha imposto di fare,
ma mi dispiace dire che la fiducia verso le istituzioni del Paese in cui
sono nato che consentono queste ingiustizie verso i loro giovani, e questo
spreco di soldi con sudore guadagnati dalla collettività, è andata
perduta."
Casini Guido