Testimonianze di militari:
Matteo Scalabrini
In breve la storia del mio militare in marina
Mi chiamo Matteo Scalabrin sono di Venezia, studio all'università di Padova,
nel corso di laurea in astronomia e dal 17 Marzo 1998 all' 11 Gennaio 1999,
ho svolto il servizio di leva militare nella Marina italiana.
Non sono riuscito a dare un esame in settembre '97, perché mi spostarono la
sessione d'esami a gennaio/febbraio, così il 26 febbraio 1998, il giorno
dopo aver passato l'esame, mi è arrivata la cartolina per il giorno 17
Marzo, da presentarmi al Maricentro La Spezia.
A Maricentro, riuscì a scampare alle noiose marce continue, grazie ad un
maresciallo che mi ha fatto lavorare con gli aggregati in ufficio.
Il Maricentro non è un posto malvagio, ma ha molte cose assolutamente
assurde: come una guardia chiamata gergalmente "scolta ghia", che non
sarebbe altro che la guardia ai cassonetti dell'immondizia, 8 ore in 8 ore
con il cambio in due persone.
Fare una volta la guardia in cucina può a volte esser molto utile per capire
cose si può mangiare e cose no, da evitare assolutamente l'insalata, perché
le mani che la raccolgono dal pentolone dove è contenuta, per poi
distribuirla elegantemente con il mestolo, sono le stesse delle pulizie di
qualche attimo prima e sono gli stessi aggregati e superiori che ti ordinano
di fare così senza poterti lavare le mani.
Per non parlare di quelle occasioni quando dovrebbe venire l'ammiraglio o
chi so io, che ti fanno pulire le croste lasciate là per mesi e mesi di
carne e pesce dei frigoriferi con l'aceto, pure se accidentalmente ti sei
tagliato prima !
Io seppi la destinazione prima ancora del giuramento, e naturalmente le mie
richieste erano le seguenti:
- Venezia o Mestre o Chioggia o Ancona
- a terra
- avvicinamento per motivi di studio
Bene il risultato fu che passi tutti i restanti 9 mesi IMBARCATO sul
cacciatorpediniere "F. Mimbelli" di locazione a Taranto, a 950 Km da casa !
E' vero girai il Mediterraneo e conobbi finalmente colei che diventò mia
fidanzata, ma non vidi praticamente nulla dei porti che toccammo.
Ma quel che è peggio, è l'ignoranza e l'incompetenza dei sottufficiali ed
ufficiali della Marina Militare.
La mia qualifica era di specialista in meccanica d'artiglieria di bordo:
cannoniere !
Spesse volte, non mancava che il bersaglio che veniva traguardo e, se non
fosse perché era un'esercitazione, questo non era nient'altro che un
peschereccio !
Ma ci sono tante cose che non vanno, ma tante, che la mia qualifica ed il
mio diploma post-leva mi impongo di mantenere il silenzio tuttora, avendo
avuto accesso ad informazioni classificate come "riservate" e che mi
vergogno di aver appreso a questo punto.
Pregate Dio che la Marina militare italiana non intervenga mai in guerra per
la difesa del nostro territorio !
Matteo Scalabrini